mercoledì 24 dicembre 2008

D'ALFONSO LIBERO, GIUSTIZIA FATTA!!!

E' con grande felicità che vengo informato della scarcerazione di D'Alfonso. Sono contento che un religioso come lui possa godere della facoltà di recarsi a messa il giorno di Natale. Ora però, facciamo passare le feste, è necessario capire che cosa è successo, qui forse nessuno si è accorto del grande colpo delle caste parallele...
La Democrazia è veramente in pericolo... ancora AUGURI DI BUON NATALE!!!

Ed ora qualcuno ci deve delle spiegazioni

E' incredibile quello che sta succedendo in Abruzzo, anzi a Pescara. Invito tutti a riflettere ed evitare di dare giudizi affrettati. Sinceramente gli organi d'informazione hanno contribuito molto, ma molto, a rendere le cose poco chiare. Per ora è certo solo che Pescara ha perso un ottimo Sindaco e che difficilmente ne riavrà uno simile. Per ora è certo che il PD Abruzzese è tecnicamente distrutto.
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO, spero anche per il Sindaco...

mercoledì 17 dicembre 2008

IL TEMPO MI DARA' RAGIONE, ALMENO SPERO

Sono convinto che il tempo mi darà ragione. Più passa il tempo, più assumo informazioni e più mi convinco che il Sindaco di Pescara dimostrerà la sua estranietà ai fatti. Ora dovrà dedicarsi esclusivamente a legittimare la sua difesa ed è per questo che sono ancora più convinto che ci riuscirà sicuramente. Sono convinto che la magistratura completerà con attenzione questo processo investigativo e "certificherà" la verità.
In questo Blog ho sempre attacato i vertici locali del PD, la politica D'Alfonsiana, l'accentramento politico del PD, ma ho anche sottolineato che questa Città (Pescara)ha subito una vera rinascita da quando D'Alfonso l'ha presa in mano. Forse è meglio cosi... non meritiamo un uomo politico di questo livello.
Confermo la mia vicinanza all'uomo D'Alfonso. Confermo la mia lontananza dalle vere caste che governano il paese.
Che la magistratura faccia il suo dovere e faccia trionfare la giustizia e la verità.

martedì 16 dicembre 2008

SOLIDARIETA'

Non posso che esprimere tutta la mia solidarietà al Sindaco che ha fatto bella Pescara. Non so cosa stia succedendo, non so quali sono i capi d'accusa, non so qual'è la gravità dei reati. E' da molto tempo che non ho più contatti con il Sindaco D'Alfonso, vedevo la politica, nel mio piccolo mondo, diversamente da lui, ma spero che possa subito far valere la verità su questa faccenda che lo vede coinvolto. Confido nel lavoro della magistratura ma confido ugualmente nella possibilità di un innocente di far valere le sue motivazioni. In bocca al lupo Sindaco.

giovedì 18 settembre 2008

GOVERNARE MALE ED AUMENTARE I VOTI


Le ultime rilevazioni di sondaggio eseguite da La Repubblica indicano che, nonostante la pausa estiva, la fiducia degli italiani nel premier e nel governo e’ aumentata. Eppure l’attuale governo sta seminando disastri e tragedie dove mette le mani.

Il Nord Est ed il Nord Ovest
si sono trasformati nel Tennessee e nell’Alabama degli anni ’60. Dice,
giustamente, Travaglio, che padre e figlio - bianchi, ariani e
italiani - hanno massacrato un cittadino, sempre italiano, ma di colore
e che nessuno s’e’ messo a gridare alla “tolleranza zero” contro la
criminalità. Come se l’uccisione di uno “sporco negro” (parole degli
assassini) fosse un incidente di percorso. Tg1, Tg2, Tg4, Tg5, Tg6
preferiscono parlare di Miss Italia…

Sull’Alitalia, il governo
annaspa. Dopo che Fratello P2 nr 1816 (insieme ai Sindacati) siluro’ la
proposta Prodi-Padoa Schioppa di vendita ad Air France (che almeno
aveva il merito di non gravare sulle tasche dei contribuenti) adesso si
propone un pasticcio in salsa padano-italiota che non risolvera’ niente
e che pagheremo di tasca nostra. Si’, e’ vero: Tito Boeri ed i suoi
economisti dal sito La Voce spiegano da settimane i danni che il piano
Fenice porterà al nostro Paese… ma Tg1, Tg2 etc. continuano a
presentare il tutto come uno sforzo titanico da parte del governo per
fare fronte ad una "situazione gravissima". E la gente, nonostante
quello che pensano molti esponenti “autorevoli” dell'opposizione (o
presunta tale), non legge i commenti de lavoce.info ma si beve le
notizie dei Tiggi.

Una ministra “le cui foto su calendario sono molto
popolari tra tutti i guidatori di camion”, si mette a fare una legge
che punisce le prostitute (solo quelle in strada, pero’: in casa
possono fare quello che vogliono). La motivazione? (Tenetevi stretti):
“quelle donne mercificano il loro corpo”(!!). All’estero ci ridono in
faccia; in Italia la cosa passa sotto il silenzio dell’opinione
pubblica. Ancora non ho visto il gabibbo consegnare il tapiro d’oro
alla ministra-calendario… Quando c’era Prodi, Striscia la Notizia
mobilitava milioni di spettatori contro i ministri di “Mortadella”.
Adesso: silenzio.
Magari il gabibbo potrebbe farci vedere dove Fratello
P2 ha messo i rifiuti di Napoli: Ah, si’ dimenticavo! Ci sono quelli
dell’Esercito a fare da guardia alle discariche.

Ecco definitivamente
sconfessati i tromboni (Franco De Benedetti, Polito Margherito, etc…)
secondo i quali con la tv non si vincono le elezioni e non si fa
politica. Prodi governava (quasi bene, ma comunque meglio del
piduista) ma non sapeva comunicare: e’ durato 18 mesi e poi e’ andato a
casa. Al Tappone al termine dei 5 anni (io spero che cada rovinosamente
prima!) portera’ l’Italia al caos, ma fa dire alle tv, meglio alle sue
tv, che va tutto bene e se qualcosa va male e’ per colpa della Cgil; ma
i consensi li aumenta. Tutto cio’ vorra’ pure dire ed insegnare
qualcosa a coloro che hanno sparato a palle incatenate contro i
“demonizzatori”, contro Santoro, contro Grillo e contro Micromega.
Aspettiamo le loro scuse.

LATAN

mercoledì 3 settembre 2008

ALI-TAGLIA


Piano Fenice e Piano Air France .
La rinascita di Alitalia parte dal piano Fenice. Ma sugli esuberi è già polemica: secondo le indiscrezioni di stampa sarebbero 7mila, ma il segretario Uil Luigi Angeletti parla di una cifra massima di 2mila esuberi, sottolineando che “saranno tutti ricollocati”. Il progetto per il salvataggio della compagnia nazionale prevede un lock-up di cinque anni per gli azionisti: i soci avranno il vincolo di rimanere nel capitale della società fino al 2013, e nell’arco del primo triennio è previsto il ritorno all’utile. La realizzabilità del piano, comunque, è subordinata al preventivo accordo con i sindacati, una condizione presente anche nel corso delle trattative con Air France, quando fu proprio l’assenza del sì da parte delle organizzazioni dei lavoratori a far saltare l’accordo.

La strategia di rilancio. Il piano Fenice supera l’idea di hub per definire una strategia multipunto su sei aeroporti base: 73 destinazioni saranno raggiungibili da Milano, 44 da Roma, 9 da Napoli, 6 da Catania, 6 da Torino e 6 da Venezia. E ogni polo servirà il bacino che è in grado di sostenere. La flotta della nuova società sarà complessivamente di 136 aeromobili, per arrivare a 150 unità fra 5 anni: un obiettivo che sottintende una quota di esuberi anche per il personale volante di Alitalia, circa 700 unità. Ma non è ancora chiaro, però, se il taglio di personale verrà effettuato a monte - nella “bad company” commissariata - o a valle (direttamente nella nuova società). Inoltre, tutti i dipendenti della “newco” dovranno sottoscrivere un nuovo regime contrattuale, e per il personale navigante è previsto un aumento delle ore volate: dalle attuali 550 si passerà a 650, fino ad arrivare a 700 a fine piano. Nella nuova compagnia transiteranno da Alitalia, oltre al personale viaggiante - seppur parzialmente ridimensionato - anche attività di servizio come la manutenzione leggera, la parte preponderante dell’information technology e i dipendenti a terra che svolgono mansioni connesse con l’attività di volo. Resteranno nella bad company, che dovrà gestire circa 7mila esuberi, i settori non focali dell’information technology, la manutenzione pesante, i call center, le riparazioni ed i servizi amministrativi generici.

LA LEGGE GALLI E LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO


Premessa. E' colpa della politica. La Legge Galli prima, il D.Lgs 152/2006 poi, ha disciplinato ed organizzato la gestione del Servizio Idrico Integrato ovvero la gestione dei servizi relativi all'acqua potabile, alle fognature (nere), alla depurazione. Tutto relativamente semplice, i Comuni, consorziandosi, restavano i "titolari e responsabili" di questo importante patrimonio, programmavano le opere, gli interventi, le migliorie del servizio, decidevano la tariffa da applicare, il tutto in un arco relativamente lungo (in media 25anni. Nel nostro caso, parlo Comune di Lettomanoppello, nel rispetto delle citate Leggi, il Comune, presente nel Consorzio (ATO), ha deliberato, insieme agli altri Comuni, di far gestire l'intero servizio idrico integrato ad una società per azioni chiama A.C.A. S.p.A. Fin qui quasi tutto normale, la giustificazione delle scelta di tale operatore/società era il rafforzare l'intervento ed il potere pubblico su un argomento importante "L'Acqua del Sindaco" , nulla di criticabile, eccetto per chi ha un concetto diverso su servizi pubblici e privatizzazione. Il problema nasce con la Politica. Uno strumento cosi importante, una società cosi importante, non poteva non essere soggetta all'attacco della piovra politica post Democristiana. La sete di notorietà e di potere hanno portato l'Azienda ACA nel girone dei Carrozzoni creando cosi un discredito che difficilmente gli sarà tolto. L'incapacità governativa, di gestione, di intervento a lei attribuita fa comprendere quanto sia ormai inutile cercare giustificazioni, questo almeno quello che la voce pubblica ritiene. Non voglio toccare tecnicamente tutti i punti di critica a detta Società e sul sistema, ne avrei il titolo, lascio ad altri le considerazioni.

Entrando nel particolare e soffermandoci sul nostro paese è necessario fare un punto della situazione e sfatare miti e leggende.

Il nostro paese è rifornito per circa l'85% dalla Sorgente la Morgia (Abbateggio) e il restante 15% da Sorgenti Locali (Vaccareggia, Acqua Fredda). La disponibilità di queste due sorgenti, a seguito di indagine geologica non può essere aumentata e di conseguenza , essendo sensibili all'andamento climatico non consentono un valido affidamento nel rifornimento dei serbatoi a servizio della nostra città. Pensate che Lettomanppello consuma circa 18lt/s, per una disponibilità delle sorgenti proprie che non supera la media di 4/5 lt/s (quando il tutto va bene). Ci sono altre sorgenti , sempre di portate ridotte, presenti sul territorio, ma non potabili a seguito di inquinamento batteriologico.

La disponibilità della Morgia permette una determinata tranquillità, tant'è, ad eccezzione dell'anno 2007, sono ormai decenni che non si avverte crisi idrica che porta a turnazione (vedere ad esempio quest'anno dove altri comuni invece erano in gravi difficoltà). Certo è che un aumento esponenziale della capacità almeno dei serbatoi di Collerotondo e Maiella permetterebbe un notevole risparmio della risorsa ed evitare il cosiddetto "sfioro".

La gestione del S.I.I. è affidata all'ACA, come precedentemente detto, la quale, secondo le disposizioni impartite dalla Società, nonché dall'Amministrazione Locale, esegue i normali lavori di manutenzione ordinaria e se necessario straordinario.

Nell'anno 2006.2007, per chi se ne fosse accorto, è stato fatto un attento monitoraggio della rete idrica e fognaria del Comune di Lettomanoppello. Dai 25 Km di rete previsti sono stati rilevati ben 42 chilometri. L'esito dell'indagine ha portato al ritrovamento di 16 perdite sulla rete idrica quantificati in circa 8/9 lt/s (sfiori esclusi). La maggior parte delle perdite sono state rilevate sulla vecchia rete in acciaio o ghisa, assenti invece sui tubi in PVC (ultima generazione). La successiva riparazione delle perdite a permesso il recupero dei lt/s rilevati rimettendoli in distribuzione sulla rete cittadina.
Gli scarichi fognari, ad eccezzione di qualche singolo caso già identificato, convogliano tutti in fognatura pubblica o , laddove assente nelle fosse biologiche (Imhof). Gli interventi , tutt'oggi visibili, completano la parte non ancora coperta dal servizio cercando di riportare tutto a regime.

Quanto riportato è volutamente compresso per motivi di tempo, potrei discutere per ore sull'argomento.

I PROBLEMI : In diversi punti le acque bianche convergono con le acque nere, accrescendo cosi, soprattutto nei periodi di pioggia, la quantità di liquame da trattare, spesso non sopportabile dagli impianti presenti sul territorio.

Le fosse imhof presenti sul territorio non sono sistematicamente oggetto di controllo da parte delle autorità competenti e spesso subiscono ritardi di spurgo di mesi.

In alcuni punti cittadini la rete idrica è ormai remota raggiungendo i 40/50 anni di età. In altri è presente una nuova linea non ancora utilizzata (non è allacciata alle abitazioni, ancora allacciate alla vecchia).

Devono essere potenziati i serbatoi di Maiella e Collerotondo o permettere al maggior flusso (sfioro) di confluire in una condotta che riconduca al disponibile serbatoio di via Paduli (serbatoio di emergenza per utilizzo acqua provenienti dal giardino);

Controllo incrociato tra autorizzazioni allo scarico e allaccio alla rete idrica.

Rifacimento e messa in sicurezza sorgente AcquaFredda;

Completare l'allestimento dei contatori di consumo in tutti gli edifici pubblici.

Ci sono ulteriori punti da poter trattare, mi fermo qui, semmai lo farò in seguito.
In merito alla tariffa, indipendentemente dal servizio offerto, vorrei precisare che non paghiamo come Montesilvano, abbiamo una tariffa agevolata essendo territorio montano.

Concluso con un mio pensiero. Sono contrario alla gestione pubblica dell'Acqua e favorevole alla sua privatizzazione. Il controllo pubblico è garantito già dalla legge attraverso i poteri assegnati dalla Legge a chi affida il Servizio (cioè al Consorzio dei Comuni ) che decide programmi, tariffe, interventi etcc... a cosa serve un ulteriore soggetto pubblico quando il privato potrebbe sostituirò ed investendo subito capitale privato?

A voi...

TORNARE A SCRIVERE


E' trascorso poco più di un anno dall'attivazione di questo diario virtuale e numerosi sono stati gli argomenti trattati. Poco più di un anno fa decisi di riportare ,con considerazioni personali, come in un diario, le fasi della nascita di un nuovo soggetto politico, il Partito Democratico.
Attraverso l'esperienza avuta in parlamento (come assistente parlamentare) mi permetteva di rilasciare dichiarazioni e commenti documentati dove si sottolineava una malinconia classica di chi sa quello che lascia e non sa quello che trova. Lontano da condizionamenti e in tempi non sospetti, mi permisi di lasciare considerazioni "alternative" sulla nascita del Partito Democratico, su come affrontavo questo momento, su cosa succedeva attorno a me. Del tempo ne è passato da allora e, come un veggente, molti dei dubbi posti hanno trovato realtà. Tale situazione aveva scoraggiato qualsiasi iniziativa in merito, anzi in alcuni casi aveva rafforzato le perplessità che ormai, forse, sono parte integrante del modo di pensare della stragrande maggioranza abruzzese. Eccetto eventi considerati importantissimi (vedi post) non avevo ne più tempo ne più voglia di discutere di un argomento che forse risultava scomodo da affrontare. Tutto questo fino a qualche giorno fa, quando l'iniziativa di alcuni giovani talentosi del mio paese ha risvegliato quella necessità di comunicare al mondo (al web) un pensiero che cercava appoggio e soprattutto commento. La nascita di uno spazio virtuale di discussione all'interno del mio paese mi ha permesso di tornare ad esprimere le mie idee , le mie proposte, i miei pareri, trovando spesso Blogger disposti ad ascoltare e controbattere su argomenti interessantissimi. Purtroppo in detto spazio si annidano anche persone che, mantenendo l'anonimato o no, sollevano solo polemiche ed accuse gratuite, spesso aggravate dal fatto che il detto e non detto fosse più grave di una verità dimostrabile.
L'appartenenza ad un partito politico, l'essere amministratore, il sapersi assumere le proprie responsabilità, è stato assunto per molti come motivo di forte critica contro un non so cosa di innominabile.
Si è iniziato con proporre un programma per amministrare, ci si è trovati ad andare contro gli amministranti, ci si propone di amministrare, "DIVIDE ET IMPERA"....
Caio Giulio Cesare, dopo la grande conquista della Gallia, aveva perfezionato una filosofia efficace per dominare un nemico sconfitto che ancora avrebbe potuto rialzarsi e ribellarsi: "divide ed impera", separali tra loro e comandali.

Più di duemila anni dopo questa filosofia di dominio è ancora più che mai valida e mi chiedo se non la si stia sottilmente applicando contro un non so che di indefinito.

RIPORTO " Molti aspetti della nostra società sembrano studiati apposta per separare fisicamente il più possibile la gente e impedire che gruppi di persone si ritrovino con troppa frequenza e in gran numero o frequentino i luoghi di poter e di discussione fisica".
Inutile ricordare che nella storia i grandi cambiamenti politici e sociali sono sempre stati innescati non da proposte di riforma "convenzionali" attraverso i canali della politica, ma da concentramenti fisici di persone che a migliaia, a milioni, hanno invaso strade e piazze.

Al giorno d'oggi diventa così sempre più difficile, per chi abbia lavoro e famiglia, crearsi occasioni d'incontro per fare politica e associazionismo.
Gli orari di lavoro che spesso si trascinano in serata e la necessità di riposare per riprendere presto il mattino successivo limitano il tempo disponibile per uscire di casa e vedersi.

La tecnologia, che se usata a dovere potrebbe aiutarci, viene subdolamente impiegata contro chi la pensa diversamente, facendoci credere di poter riappropriarci della libertà di tempo perduta senza che ci rendiamo conto che a cambiare è la qualità del tempo in questione.

Persa la frequenza dei vecchi, cari, incontri nelle sedi, oggi una persona che abbia difficoltà a muoversi ha la sensazione di poter discutere di politica attraverso i numerosi blog e forum che si trovano in Rete. In questo spazio le sue idee possono senz'altro trovare visibilità e la discussione continua stimola utili riflessioni. Ma quasi mai da una discussione virtuale nasce quell'azione che è invece indispensabile per innescare i cambiamenti. Il postare commenti a doppio senso, il non essere identificabile, il non poter trovare contrasto e confronto con quello che si è commentato, annulla questo poter, creando un ulteriore fantasia che confonde i cybernauti che poi dovranno fare i conti con la realtà.

Un esempio, Gli Amici di Beppe Grillo. Stanno facendo uso di uno strumento più affinato, il "meet up", un sistema che, applicato all'informatica abbinando newsletter, forum, sito internet, permette di costruire una vero "partito leggero" e che oggi anche le sezioni di altri movimenti stanno adottando.

Ma, nonostante la capacità di mobilitazione effettivamente dimostrata dai grillini, anche il meet up sembra un surrogato dell'incontro tra persone, un sistema che finge di compensare l'impossibilità di frequenti assemblee dei militanti.

Ma se a tutto questo aggiungiamo anche le informazioni passate ad arte dai mass media, studiate appositamente per creare un clima di disagio e insicurezza del tutto sovra dimensionato alla pur difficile situazione attuale, la voglia di uscire di casa, di incontrarsi e confrontarsi davvero passa a molti.

Ecco quindi che "la rivoluzionauta" sta ottenendo ciò cui non si poteva arrivare per via legislativa. Non si poteva certo studiare una legge per obbligare la gente a non ritrovarsi più di una volta alla settimana in una sede di partito o di un'associazione.
E si fa allora in modo che questa libertà venga di fatto limitata da impegni inevitabili e fintamente compensata da strumenti che ci permettono di "goderci" i nostri hobbies comodamente dalla poltrona di casa nostra.
Soli
***

Avevo già detto in altre circostanze che la verità sta nel mezzo. Nessuno ci può togliere il diritto di sognare, nessuno ci può togliere il desiderio di un mondo migliore.

E' necessario però vivere un paese, un luogo, un'amministrazione , un'associazione, per sapere di cosa si parla, per capire come si parla. Uno spazio virtuale viziato rischia di eliminare anche l'ultimo baluardo del confronto "Faccia a Faccia".

Del resto è noto, è sempre più facile criticare che dare idee realmente risolutive che possano trovare concretamente applicazione.

Da oggi cambierò tema, non parlerò più del Partito Democratico e della sua realtà.

Ho la possibilità di avere un utile strumento di Guida che mi indichi la via... e per questo ringrazio i giovani del mio paese...

martedì 15 luglio 2008

UN TERREMOTO....

L'inizio della fine, almeno per ora... Non è ancora chiara la situazione, sembrerebbe un ritorno agli anni 90. Non mi sento di commentare ne gli arresti ne i capi di accusa, confido nell'operato della magistratura, ma certo è che non possiamo far finta di niente. Un intera classe dirigente è stata decapitata e per reati gravissimi. Qui non si tratta di avvisi di garanzia , informazione di indagini, parliamo di tangenti... cosa grave... Non sono reati legati al modo di amministrare , a scelte prese, abusi di ufficio, parliamo di TANGENTI... Certo è che siamo solo al primo giorno e il procuratore ha fatto capire che non finisce qui, l'inchiesta FIRA va avanti e sicuramente saranno coinvolto altri esponenti ,questa volta soprattutto del centro-destra. Poi ci sono altre indagini nel campo sanità che richiederanno ulteriori risposte, certo è con questo clima come è possibile pretendere di ricevere la fiducia degli abruzzesi? Situazione preoccupante e imbarazzante per i centinai di amministratori comunali che svolgono quotidianamente il loro misero servizio per la comunità e poi si accorgono che i loro vertici sono corrotti e corruttori. Spero che presto si faccia luce e si cambi davvero....

lunedì 23 giugno 2008

Eccomi qui.. torno a scrivere dopo 8 mesi...

Ci sono voluti 8 mesi, due campagne elettorali, una netta sconfitta e molta delusione per tornare a scrivere qui, in questo BLOG, nato come vena critica del Partito Democratico.
E' successo di tutto, o meglio quello che tutti si aspettavano. Berlusconi di nuovo Leader, un PD inesistente, una sinistra scomparsa e tanta nostalgia di una margherita in cui, nel bene o nel male, ci si credeva.
Oggi invece eccoci qui, ad essere antagonisti di noi stessi, troppo preoccupati alle correnti per cercare di tornare a capire quel popolo che con il 60% ha scelto Berlusconi. Tanto è forte il trauma che inizio anche io a credere a quello che dice il nostro premier, "per fortuna che c'è SILVIO". Il PD non esiste , voglio essere buono, non esiste ancora... Invece il PDL c'è ed è tutto intorno a lui "per fortuna che c'è SILVIO". Certo che il giorno che non ci sarà più Silvio saranno problemi anche per loro, intanto per ora "c'è"... poi Dio provvede... invece a noi chi c'è?
Veltroni? eheheh, Prodi? ehi fu...Franceschini?Marini?D'Alema?Fassino?Parisi? ehi ma quanti ne sono... Che dire.. tra aprire un Circolo delle Libertà ed una "unità di Base del PD" preferisco il primo... se non altro per il nome... che dire... Pensieri frullati, tanta delusione, ma ancora disposto a credere (anche se sempre meno) che "SI PUO' FARE"...