lunedì 26 marzo 2007

La Margherita di Pescara continua a stupire...

Non poteva non concludersi con un colpo di scena il Congresso Provinciale della Margherita di Pescara ed infatti, a 5 minuti dall'inizio delle votazioni, D'Alfonso e D'Ambrosio annunciano all'Assemblea il raggiunto accordo.
Personalmente sono felice del risultato raggiunto, avevo espresso più volte la necessità di evitare fratture all'interno della nostra provincia, ma non posso non analizzare alcune situazioni che effettivamente mi hanno fatto riflettere.
Una partecipazione fuori dalla norma, forse perchè fino all'ultimo i leader hanno invitato i delegati a restare nell'ipotesi voto, applausi scroscianti per chi si opponeva alla divisione, applausi scroscianti per chi era favorevole ad un confronto democratico. Un Assemblea divisa/unita allo stesso tempo, in pieno stile democristiano, dove si andava a votazione ma con la scheda gia "riempita". Dopo un conteggio assiduo dei numero dei delegati al congresso e dopo simulazioni di voto si svoltesi nella piazzetta del ristorante forse si è ritenuto di non andare alle urne ma di trovare una soluzione media che accontenta tutti o quasi. Un unione , un accordo che divide tutto 50 a 50 anche la poltrona del Coordinatore, nominado due Segretari Provinciali, Di Cristoforo e Di Camillo. Sono contento del risultato, la divisione non serve a nessuno, ma devo confessare che ancora riesco a capire le difficili regole della "democrazia", quella dei partiti, che chiamavano l'assemblea a decidere con applausi quanto però era già deciso, VI RICORDA QUALCUNO?

giovedì 1 marzo 2007

PRIMA PROVA SUPERATA

Superata la prova "UNIONE" al Senato. Nonostante il cambio di casacca del Sen. De Gregorio (pseudo giornalista nonchè Imprenditore Napoletano), che nonostante i problemi fisici, anzichè approfittarne si è recato in Senato per dare il suo no al governo Prodi (vedere bene questo passaggio), il risultato è stato 162 (di cui 4 senatori a vita) voti favorevoli al Governo Prodi, 157 ( di cui 1 senatore a vita), 2 Assenti ( Senatori a vita), 1 non votante (Presidente Marini). Maggioranza numerica e politica conquistata con la fiducia di Follini e Pallaro. Nonistante tutto, nonostante il discorso molto aperto del Presidente Prodi, bisogna far attenzione alle dichiarazioni di voto espresse dai rispettivi gruppi e dai Singoli Senatori, come Turigliatto che già pone il suo no all'afghanistan e alla TAV (rimpiazzati fortunatamente da molti si dell'opposizione), da Cossiga che senza mezzi termini invita il governo a riconvergere al centro abbandonando quella sinistra radicale che non convince, da Andreotti che pone la questione DICO, da Pininfarina che si assenta, e cosi via, scendendo dettagliatamente in ogni singola dichiarazione dei vari gruppi parlamentari. Successo si, ma con tante prerogative che ci invitano a tener alta la guardia dai franchi tiratori e da coloro che ben presto proveranno a rimettere in difficoltà l'amministrazione tecnico/politica dell'Italia. Concludo con due pensieri, uno rivolto a Turigliatto... inconcludente e scuse vecchie, l'altro rivolto a De Gregorio, che pena...