mercoledì 21 febbraio 2007

GOVERNO GO HOME?


Preoccupazioni e sconcerto in questi minuti riecheggia in tutte le sedi politiche dei partiti della maggioranza. Nessuno comprende bene cosa sia successo, di chi sia la colpa, ma una cosa è certa, l'approvazione sulle linee della politica estera del governo prodi non c'è stata.
Non credo che sia un fulmine a ciel sereno, altronde sappiamo benissimo che le problematiche maggiori all'interno dell'unione si hanno sul discorso "POLITICA ESTERA". Qualcuno si è fatto male i conti e la dubbia astensione dei senatori a vita ha fatto il resto. Il tutto è il risultato di una legge elettorale antidemocratica che permette ad un governo, di qualsiasi insieme sia, di non avere i numeri per governare e per procedere alle tanto attese riforme che ormai da decenni rallenta la crescita dell'Italia. Le motivazioni sono tante, a partire dalla scelta dei candidati che non rappresentano sicuramente quella del popolo, ma del partito. A questo aggiungiamo uno sbarramento (2%) ancora troppo basso che permette a partiti piccolissimi di continuare ad avere ragione di esistere. Sono critico con i senatori a vita in quanto accetto la loro volontà di astensione ma non accetto il fatto della loro presenza in aula al momento delle votazioni, che,ha aumentato il numero dei presenti portando quindi a 160 il quorum per l'approvazione della Politica estera del Governo Prodi. Non essendo loro stati eletti in questa legislazione non possono contribuire a creare o , viceversa, a risolvere, problemi al governo in carica. Spero che adesso tutti i partiti decidano di mettere mano immediatamente, non attendendo il referendum, ad una riforma elettorale che preveda uno sbarramento alto, se non altissimo e soprattutto che la scelta dei candidati torni in mano al popolo.
Per quello che è successo oggi archiviamo il tutto giustificando a monte il problema, IDEE DIVERSE DI POLITICA ESTERA.

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